In questi giorni si commemora il centenario della fine della Grande Guerra. Per questa ragione, l’associazione “Storia e regione / Geschichte und Region”, in collaborazione con il Centro Pace del Comune di Bolzano, ha organizzato due momenti di riflessione sulla conclusione della prima guerra mondiale e sul tema generale della pace.
Il secondo appuntamento si terrà venerdì 9 novembre presso l’Antico Municipio (via Portici 30), in questo caso anche con la collaborazione dello Studio teologico di Bressanone. Avrà qui luogo una Giornata di studi dedicata allo studio della dimensione religiosa della Grande Guerra, che soprattutto nelle sue fasi iniziali fu vissuta anche con un autentico entusiasmo religioso. Si ricorse infatti alla fede cristiana per legittimare la guerra della propria Nazione, concependo il conflitto anche come “crociata”, con le chiese nazionali impegnate dal canto loro nella promozione dei culti volti ad impetrare la vittoria finale.
La Giornata di studi (La chiesa tra guerra e pace. Prospettive regionali sull”inutile strage”) si propone di approfondire alcune domande relative alle modalità con le quali le gerarchie ecclesiastiche austriache ed italiane, in particolare quelle di confine coinvolte dal conflitto dopo il maggio 1915, recepirono gli orientamenti degli episcopati nazionali e quelli del pontefice Benedetto XV, che il 1° agosto 1917 nella celebre Nota inviata ai “capi dei paesi belligeranti” definì la guerra in corso “inutile strage.”
Il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser in occasione del centenario ha pubblicato la lettera pastorale “Beati i costruttori di pace”.
Alla Giornata parteciperanno ricercatori e ricercatrici di Austria e Italia. Ingresso libero.
con:
Maria Paiano (Università di Firenze), Andreas Gottsmann (Istituto Storico Austriaco a Roma), Marco Odorizzi (Fondazione Trentina Alcide De Gasperi), Andrea Sarri (Liceo "G. Carducci", Bolzano), Norbert Parschalk (Libera Università di Bolzano), Gianmario dal Molin (Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell'Età Contemporanea), Liliana Ferrari (Università di Trieste), Ivan Portelli (Istituto di Storia Sociale e Religiosa, Gorizia).
Moderano Andrea Sarri e Paolo Valente.