ore 18.00
Sala Grande del Centro Pastorale - Piazza Duomo, Bolzano

 

Conferenza pubblica

 

Un numero di morti enorme. Il 2022 per il carcere verrà ricordato come l'anno dei suicidi. Sono stati ben 85 quelli avvenuti negli istituti di pena italiani. Uno ogni 5 giorni. In carcere, nel 2022, ci si è tolta la vita circa 20 volte in più di quanto non avviene nel mondo libero. E il 2023 non sta andando diversamente.

Non vedere in questi numeri alti un segnale preoccupante delle condizioni in cui versano le carceri del paese è ingiustificabile. Il sovraffollamento sta tornando a livelli allarmanti. I detenuti sono quasi 57.000, cioè circa 9.000 persone in più rispetto alla capienza regolamentare. Questo significa aggiungere letti in celle non pensate per ospitare quel numero di detenuti.

Le carceri visitate dall'Osservatorio di Antigone, mostrano celle totalmente inadeguate in strutture vecchie e fatiscenti (https://www.antigone.it/index.php).

Oltre a questo mancano percorsi di rieducazione e reinserimento, spazi per attività educative e personale adeguato. 

 

Intervengono

Jessica Lorenzon - Osservatrice nazionale sulle condizioni di detenzione - associazione Antigone

Lorena Orazi - Responsabile area educativa CR Padova e associazione Antigone

Chiara Nones – Magistrato di sorveglianza

Maria Elisa Bigarelli - Dirigente Sanitario presso la Casa Circondariale di Bolzano

 

Con la testimonianza di persone che sono state detenute

 

Introduce e modera

Renato Decarli – Rete di prevenzione del suicidio

 

Iniziativa in collaborazione con la Rete di prevenzione del suicidio, il servizio Odós di Caritas, l’associazione Antigone, il Centro di giustizia riparativa della Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol, la Casa Circondariale di Bolzano, Amnesty International Bolzano

 

Le referenti di Antigone ci daranno un quadro generale di come è la situazione a livello nazionale, di che cosa fa l’associazione e di quali strumenti si avvale per informare e sensibilizzare al problema del carcere e della questione dei sucidi, che non va trattata come un’emergenza in quanto gli atti di autolesionismo sono elementi strutturali facenti parte del sistema carcere. La dott.ssa Nones ci parlerà dell’importanza della tutela della salute mentale e di come intercettare tempestivamente detenuti a rischio di gesti autolesivi, cosa che avviene se è presente una collaborazione con i servizi territoriali al fine di individuare strutture ad hoc per detenuti affetti da patologie psichiche ove disporre misure alternative alla detenzione. La dott.ssa Bigarelli interverrà sul rischio suicidario in carcere e l'esplicazione del protocollo vigente presso la Casa Circondariale di Bolzano. Infine ascolteremo la testimonianza di due persone ex detenute, il loro percorso di vita prima e carcerario poi, e il  racconto di due episodi di persone che si sono tolte la vita in carcere (una persona detenuta e un agente di polizia). Rifletteremo, con loro e grazie alla loro esperienza diretta, su come si potrebbero prevenire gli atti suicidari.